Piz Boè - Cresta Strenta - Piz Lech Dlacè (Anello dal Passo Pordoi)

PIZ BOE' 3152 M. - PIZ LECH DLACE' 3009 M.

Strenta Lungo anello abbastanza faticoso che consente di giungere sul Piz Boè "aggirando", per quanto possibile, la tipica calca dei mesi estivi. Partenza dal Passo Pordoi (2239 M.) dal quale si inizia a salire seguendo il segnavia 627 (Alta Via 2) a fianco della partenza della funivia. Inizialmente su prati e poi, faticosamente su ghiaie, ci si innalza fino quasi sotto l'ultimo ripido strappo che porta alla Forcella Pordoi. Qui incrociamo il bivio con il 626 che seguiamo scartando a dx. Questo bel sentiero costeggia le erte pareti del Pordoi traversando l'ampia e caratteristica bancata ghiaiosa che le taglia a circa 2\3. Il 626 conduce fino al Rifugio Kostner, con vari sali scendi mai troppo faticosi; continuiamo su questo sfiorando l'attacco della ferrata Piazzetta e giungendo sotto l'unico punto debole che consente di accedere alle ghiaie sommitali del Pordoi: la Rissa di Pigolerz. Si tratta di un erto ma breve canalino di ghiaie, rocce e sfasciumi che in breve, ma con fatica, deposita sui pendii di ghiaie che scedono dal Piz Boè (segnavia 638). Adesso proseguiamo la salita puntando al ben visibile Piz Boè e Capanna Fassa; che pur essendo abbastanza vicini, questo tratto risulta decisamente faticoso. Giunti in vetta, verremmo probabilmente travolti dal solito caos estivo, ma basta poco a ritrovare la pace eh eh. Superiamo il rifugio e scendiamo in direzione del Rifugio Boè (segnavia 638). Dopo poco, nei pressi della Forcella Dai Ciamorces (3110 M.) troviamo le indicazioni per la Cresta Strenta. Abbandoniamo quindi il 638 e seguiamo la traccia (672) che taglia pedii di sfasciumi sino a giungere sulla cresta vera e propria, facile ma piuttosto esposta. Caliamo in direzione della forcella sottostante (2990 M. - facili tratti attrezzati); qui vale la pena continuare brevemente sul 672 (5 min) per giungere sulla vetta del Piz Lech Dlacè (3009 M.). Panorama spettacolare su tutto il mondo lunare che è il Sella e Pordoi, da qui godibile senza troppo affollamento. Discesi rapidamente alla forcella si segue l'indicazione Rifugio Boè; la traccia (non numerata) guida tra sfasciumi (alcuni tratti facili attrezzati) nei pressi del rifugio (2873 M.). Adesso non resta che tornare alla Forcella Pordoi (2848 M.) lungo il trafficato 627, per poi calare giu fino al Passo. Come si puo facilmente intuire aprendo una carta della zona sia Piz Boè che la Cresta Strenta possono essere raggiunti con minor fatica, utilizzando la funivia. L'itinerario è quindi consigliato solo se si preferisce evitare la folla. Molto bello il tracciato del 616, una piacevole sorpresa!

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