Monte Forato e Traversata alla Foce di Mosceta (Anello da Cardoso)

MONTE FORATO 1230 M.

ForatoCardosoGiro ad anello, sempre su sentieri CAI, estremamente piacevole e panoramico, privo di difficolta' ma abbastanza faticoso. Partenza dal paese di Cardoso (LU - 265 m.) che raggiungiamo in auto, percorrendo l'A12 fino all'uscita Versilia. Da qui seguiamo le indicazioni per Seravezza, che raggiungiamo e superiamo sempre percorrendo la SP9 prima e la SP42 poi fino a Pontestazzemese. All'uscita del paese teniamo la sx seguendo le indicazioni per Cardoso. Giunti a destinazione entriamo nel paese e svoltiamo a dx all'altezza della chiesa (via Monte Forato) ed al successivo bivio teniamo la dx lungo Via Localita' Colonnetta. Lo stretto stradello asfaltato prosegue; superiamo una casetta per la captazione dell'acqua, all'altezza di un tornante a sx e poco piu' avanti incontriamo una cascatella artificiale. Parcheggiamo al meglio a bordo strada. Proseguiamo a piedi sull'asfaltata che dopo una breve salita diventa sterrata. Qui dobbiamo svoltare decisamente a dx (primi segnavia del CAI 12) lungo un largo stradello che ci condurra' sopra la cascatella artificiale; superiamo una sbarra (strada privata) e dopo alcuni tornanti giungiamo ad una casa sulla dx con fonte; proprio a dx della fonte una scalinata di legno indica la continuazione del CAI 12. Lasciamo la casa sulla dx ed entriamo nel bosco. La traccia adesso sale ripida; superiamo un rudere e guadiamo due volte il Fosso di Casalina. Successivamente incontriamo i resti di una vecchia teleferica ed effettuiamo un terzo guado, oltre il quale la salita si fa meno ripida. Giungiamo cosi' in localita' Case Colombaia (769 m.) dove sorge una casa in pietra parzialmente diroccata; qui incrociamo anche il CAI 124, che percorreremo al ritorno. Prendiamo il 124 a sx per un breve tratto sino al bivio con il CAI 12 che prosegue dritto in direzione delle pareti del Monte Forato. La traccia sale senza grossi strappi fino a costeggiare una parete rocciosa con caratteristiche cavita'; la aggira a sx passando da una panoramica spalla dalla quale comincia ad intravedersi il famoso arco naturale. Andiamo avanti e scendiamo un breve gradino roccioso con alla dx una spettacolare fessura rocciosa. L'ultimo tratto di salita che ci conduce al Passo dell'Arco è un po piu' ripido e su terreno leggermente scivoloso, ma si avanza comunque senza difficolta'. Arrivati al Passo dell'Arco facciamo una brevissima digressione sulla vetta del Monte Forato (la maggiore delle due, la N - croce di vetta), notevolmente panoramica sul gruppo delle Panie. Adesso puntiamo alla Foce di Valli, per raggiungere la quale dobbiamo percorrere il CAI 110 che si snoda lungo la dorsale rocciosa detta Costa Pulita. La traccia tende in piu' punti ad abbassarsi sul versante dx per poi tornare spesso sul filo di cresta roccioso, piacevole, facile e panoramico. Dopo vari sali scendi giungiamo alla Foce di Valli (1258 m.), importante crocevia di sentieri. Ci dirigiamo alla volta della Foce di Mosceta, percorrendo il CAI 125, che traversa le pendici sud-ovest della Pania della Croce, sviluppandosi a mezza costa ed incrociando diversi canali rocciosi. Non ci sono particolari difficolta' anche se in alcuni tratti la traccia è leggermente esposta. Giunti alla Foce di Mosceta, imbocchiamo il CAI 124 che nel primo tratto corre quasi parellelo al soprastante 125. Successivamente entra nel bosco e ci conduce al Rifugio La Fania (905 m. - riservato ai soci U.O.E.I.), situato in bella posizione panoramica. Proseguiamo sul CAI 124 che attraversa il bell'Alpeggio di San Rossore, sino ad incontrare una edificio, lo Chalet Ballerino (800 m.) anch'esso situato in posizione panoramica; qui incrociamo il CAI 7 che scende verso Orzale. Continuando sul CAI 124 arriviamo a Collemezzana (770 m.), superiamo la "Casa del Nonno" per poi calare guadando un primo fosso (Fosso di Cogna) e dopo vari sali scendi un secondo (Rio del Capitato). Giunti infine in localita' Case Colombaia (779 m.) ritroviamo il CAI 12, percorso all'andata, chiudendo cosi' l'anello; non resta che ripercorrerlo tornando a Cardoso, dove avevamo lasciato l'auto.

 

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