Pisanino dal Rio Sambuco

PISANINO 1946 M.

Pisanino2 Ritorno sul Re delle Apuane, stavolta salendo da una via poco battuta; itinerario splendido ma sempre su terreno delicato. Partenza dalla Val Serenaia (1050 m.) raggiungibile in auto, salendo da Aulla fino al piccolo borgo di Minucciano (LU), superato il quale, all'uscita di una galleria svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Donegani. Parcheggiamo l'auto nei pressi del rifugio, vicino al camping. Ci incamminiamo lungo il 178 in direzione della Foce di Cardeto. Superato una costruzione (ex deposito degli esplosivi) la traccia entra nella faggeta; seguiamo il 178 ancora per poco: dove il sentiero passa a fianco di due enormi massi appoggiati (resti di muretti a secco) lo abbandoniamo (ometti). Seguiamo la vaga traccia per fortuna assistita da numerosi ometti, dirigendoci in direzione del solco del Rio Sambuco. Gli ometti evitano di farci entrare subito sul fondo, la cui risalita sarebbe faticosa dati gli enormi detriti, e costeggia sulla dx idrografica. Piu' avanti, usciamo dalla faggeta e possiamo traversare agevolmente a sx portandoci nel solco del Rio Sambuco. Da qui in poi gli ometti cessano e la traccia pure. Non ci sono difficolta' di orientamento in quanto dobbiamo puntare all'evidente galleria ai piedi del Pizzo Maggiore. La salita è molto faticosa su terreno detritico delicato. Giunti ai piedi della galleria la costeggiamo sul lato sx puntando alla testata del Rio Sambuco. E' anche possibile entrare nella galleria (passo di II all'ingresso) ed uscirne giungendo ugualmente al solito punto (variante piu' impegnativa). Adesso dobbiamo costeggiare su esposta cengia spiovente di paleo il Torrione senza nome alla sx del Pizzo Maggiore. Non ci sono difficolta' particolari, solo paleo ripido ed infido...vietato scivolare! La cengia è interrotta da una placca rocciosa: nonostante le apparenze la si supera agevolmente in quanto l'aderenza è ottima. Proseguiamo sulla cengia, adesso piu' comoda fin sotto la Foce Altare (1703 m. che in realta' è doppia, noi siamo saliti alla prima incontrata). Ancora un breve tratto di ripido paleo e siamo alla foce dove ci immettiamo subito sulla normale al Pisanino (segni blu). Continuiamo risalendo il Canale delle Rose e, dopo l'ultimo esposto tratto di cresta, giungiamo in vetta. Torniamo sui nostri passi scendendo tutta la normale sino alla Foce di Cardeto (1642 m.) e da qui, seguendo il 178, rientriamo al punto di partenza. La risalita del Rio Sambuco, pur non presentando nessuna difficolta' tecnica di rilievo è da fare con cautela anche per il costante pericolo di caduta sassi (caschetto consigliato). 

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