Sentiero dei Pradacetti (Anello da Biforco)

LA FORBICE 1772 M.

pradacettiItinerario molto faticoso, benchè sia doveroso premettere che la giornata particolarmente calda e afosa, potrebbe aver influenzato molto la mia percezione di fatica. L'ambiente nel quale si svolge la salita è comunque tra i piu' belli e selvaggi delle Apuane. Il punto di partenza è la localita' di Biforco (366 m.), raggiungibile in auto da Massa, proseguendo per il paese di Forno, dal quale si segue la stretta strada asfaltata che ci porta all'imbocco della marmifera per la zona di escavazione (spiazzo per parcheggiare prima della sbarra). Inizialmente si segue fedelmente la marmifera (167-168) per alcuni ripidi tornanti, superando zone di estrazione tra le quali la Cava Romana (inattiva). Nei pressi dello sbocco del Canal Fondone (via di ritorno); la traccia esce dalla zona di cava e prosegue sempre in ripida salita (segnavia 167), tra la vegetazione, correndo in parte lungo la vecchia via di Lizza degli Alberghi. Sbuchiamo finalmente nella Valle degli Alberghi e la visuale si apre improvvisamente ed è uno spettacolo!! Fino a qui il percorso ricalca quello di avvicinamento alla Ferrata degli Alberghi. Invece di continuare sul 167 in direzione della Casa degli Alberghi, seguiamo la traccia a sx che scende nel greto del torrente per risalire sulla sponda opposta (indicazione Rif. Donegani - Cava 27): qui inizia il cosi' detto sentiero dei Pradacetti, che consente di raggiungere l'omonima sella, situata sulla cresta di congiunzione tra la Forbice e il Passo delle Pecore. L'erto canalone che andremo a risalire è separato dalla Valle degli Alberghi dal Pizzone e la relativa cresta. La progressione è subito faticosa e ravanosa. Sono presenti continui bolli rossi, talvolta non proprio facilmente individuabili, almeno nella parte bassa. Con fatica si giunge su una bella e panoramica crestina in parte erbosa, quasi all'altezza della Casa degli Alberghi, e dalla quale si puo' scorgere chiaramente l'attacco della ferrata. Superata la crestina, inizia un lungo tratto caratterizzato da numerosi traversi su lisci lastroni, talvolta esposti. Si supera in discesa un breve saltino, con un tratto attrezzato (un tempo agevolato da una longarina di ferro). Si risale un ripido canale di ghiaie per poi spostarsi a sx e affrontare i due traversi piu' impegnativi. Si procede con molta cautela; piu' ci avviciniamo alla sella e piu' l'ambiente che ci circonda diventa da urlo! Dominati dalla bella paretona della Forbice, Punta Questa e Torrione Figari alla nostra sx, mentre a dx svetta il Pizzone e la sua cresta. Usciti dal mare di placche, ancora un breve tratto di erta salita e finalmente si raggiunge la Sella dei Pradacetti (1631 m.). La visuale si apre sulla Val Serenaia e sul Pizzo d'Uccello, Pisanino, Zucchi, Contrario e Cavallo. Dopo una necessaria pausa, si prosegue sull'evidente traccia che in 5 min. si innesta sul 186 che dal Rifugio Orto di Donna sale alla Finestra del Grondilice. Qui giunti (1743 m.) è possibile una brevissima deviazione che consente di salire sulla vetta della Forbice. Dalla Finestra del Grondilice, si seguono le tracce a sx, in salita moderata su una cengetta ghiaiosa, chiusa da un breve saltino (ometto); superatolo senza difficolta si sale (dx) a vista sul breve pendio di ghiaie e si raggiunge il punto piu alto. Ridiscesi alla Finestra del Grondilice, si cala seguendo il 186 in direzione di Foce Rasori (1317 m.). Dalla panoramica foce occorre prendere il 168 che conduce lungo la lunga ed estenuante discesa del Canal Fondone. Devo sottolineare che questo 168 è ormai al limite della percorribilita, completamente invaso dalla vegetazione. I segnavia sono comunque presenti, ma non è impossibile perdersene qualcuno. Alcuni grandi ometti aiutano molto in diversi tratti. La discesa mi ha messo davvero a dura prova...tra la vegetazione selvaggia e l'umidita', mi è sembrato davvero di essere un novello Indiana Jones eh eh! Il 168 termina proprio sulla marmifera percorsa alla partenza e che in breve mi conduce nuovamente all'auto, chiudendo l'anello. Il sentiero dei Pradacetti, da anni nella mia wishlist, si è rivelato di grande soddisfazione e allo stesso tempo di discreto impegno. Peccato che la conclusione del giro implichi la discesa dell'infido Canal Fondone; nelle condizioni nel quale l'ho ritrovato (rispetto all'ultima volta che lo avevo percorso) lo rendono decisamente una tortura!

Nota: quella indicata è una delle due cime della Forbice. La piu alta e' in realta' quella che si trova a sx rispetto alla selletta indicata nella relazione e raggiunta per altro itinerario descritto qui.

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